Gran Premio del Belgio 1974

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Belgio (bandiera) Gran Premio del Belgio 1974
240º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 5 di 15 del Campionato 1974
Data 12 maggio 1974
Nome ufficiale XXXII Bang & Olufsen Grote Prijs van België
Luogo Nivelles
Percorso 3.724 km
Distanza 85 giri, 316.540 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni Nuova Zelanda (bandiera) Denny Hulme
Ferrari in 1'09"82 McLaren-Ford Cosworth in 1'11"31
(nel giro 37)
Podio
1. Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi
McLaren-Ford Cosworth
2. Austria (bandiera) Niki Lauda
Ferrari
3. Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter
Tyrrell-Ford Cosworth

Il Gran Premio del Belgio 1974 è stata la quinta prova della stagione 1974 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa il 12 maggio 1974 sul circuito di Nivelles, presso Bruxelles. La gara è stata vinta da Emerson Fittipaldi su McLaren-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò dell'undicesimo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo l'austriaco Niki Lauda su Ferrari e il sudafricano Jody Scheckter su Tyrrell-Ford Cosworth. Per quest'ultimo pilota si trattò del primo podio nel mondiale di F1.

Aspetti tecnici

[modifica | modifica wikitesto]

La Tyrrell affidò il nuovo modello 007 anche a Patrick Depailler, dopo che, nella gara precedente, era stato utilizzato dal solo Jody Scheckter. Fece il suo esordio, nella gara belga, una nuova scuderia, la Token. La vettura, la RJ02, era stata concepita da Ray Jessop, su richiesta di Ron Dennis, manager della scuderia di Formula 2 Rondel. Dennis dovette poi abbandonare l'idea di debuttare in F1, ma la vettura, ormai costruita, venne acquistata da Tony Vlassopoulo e Ken Grob, che decisero di proseguire l'impegno nella massima formula fondando la Token. Nella gara avrebbe dovuto fare il suo esordio anche un altro costruttore, la Lyncar, che preferì posticipare l'impegno. Sia Lyncar che Token avevano comunque già partecipato al BRDC International Trophy, tradizionale gara fuori campionato, disputata sul tracciato di Silverstone, ad aprile.[1]

Aspetti sportivi

[modifica | modifica wikitesto]

Il Gran Premio del Belgio di disputò per la seconda, e ultima volta, sul Circuito di Nivelles, località posta a pochi chilometri dalla capitale Bruxelles. La gara ottenne il sostegno della Bang & Olufsen, azienda danese specializzata nella produzione di apparecchi audio e televisori.

La Brabham ingaggiò una terza vettura, una BT42, affidata al pilota esordiente locale Teddy Pilette, figlio d'arte, dell'ex pilota di F1 André Pilette. Pilette aveva però disputato varie gare non valide come prove di Campionato, al volante sempre di vetture di Formula 5000. Un'altra Brabham venne guidata da Gérard Larrousse, pilota francese, che prese il posto dell'infortunato Silvio Moser alla Scuderia Finotto. Larrousse, anche lui all'esordio, era già stato iscritto, senza prendere parte all'evento, al Gran Premio di Francia 1971, dalla Surtees.

Il terzo esordiente, impegnato nelle qualifiche, fu il finlandese Leo Kinnunen. Iscritto dal team privato AAW Racing Team, guidava una Surtees TS16. Kinnunen, che fu il primo pilota del suo Paese a tentare l'avventura nella massima formula, aveva una certa esperienza nelle gare di durata. Kinnunen fu anche l'ultimo pilota a correre in F1 senza utilizzare un casco integrale. Anche la Token si affidò a un esordiente, il gallese Tom Pryce, pilota di F2 del team Rondel.

Gijs van Lennep sostituì Tom Belsø alla Iso-Marlboro. L'olandese aveva già disputato, nel 1973, tre gare con la scuderia anglo-italiana. L'Ensign, dopo aver saltato i tre precedenti gran premi rientrò in campionato schierando Vern Schuppan. L'australiano non era partito nel Gran Premio del Belgio 1972, al volante di una BRM. Non partecipò al gran premio invece la Amon. Denny Hulme, dopo aver utilizzato il numero 56 nella gara del Jarama, tornò al suo tradizionale numero 6.[1] Tim Schenken impiegò, invece, il numero 41, mentre in Spagna aveva utilizzato il 23.[2]

La prima giornata di prove fu caratterizzata dalla pioggia. Ciò lasciò ai piloti, nella prima sessione di libere, solo pochi minuti per provare la pista con condizioni meno difficili. Il pilota più rapido fu Emerson Fittipaldi, uno dei pochi che ebbe la possibilità di montare gomme da asciutto.

Nella seconda sessione, con la pista che si stava asciugando per il vento, Niki Lauda, con gomme slick, ottenne 1'14"14, addirittura più di un secondo meno di James Hunt, che era stato secondo anche nella sessione del mattino. Terzo si era classificato Jean-Pierre Jarier, a due secondi dall'austriaco. Clay Regazzoni, l'altro pilota della Ferrari, a causa di un testacoda dovuto al fatto che la vettura aveva toccato una zona di asfalto umida, non era riuscito a scalare la graduatoria.[3]

Il bel tempo del sabato permise ai piloti di migliorare i tempi della sessione del giorno precedente. Le Ferrari affrontarono la pista solo nei minuti finali, e Clay Regazzoni ottenne la pole position con 1'09"82, precedendo Jody Scheckter, di un secondo, e l'altro ferrarista Niki Lauda. Il tempo dell'elvetico venne contestato, in quanto era rilevato dai soli cronometristi ufficiali. La stessa scuderia italiana segnalò alla giuria che il tempo dello svizzero risultava di 1'11"23, realizzato all'ultimo tentativo (tempo che avrebbe valso il quinto tempo nello schieramento). La giuria però non modificò il suo risultato, e per Regazzoni fu la quarta partenza al palo nel mondiale.

A parte il risultato di Regazzoni, le vetture degli altri team di punta erano molto vicine. Tra Scheckter (secondo) e Mike Hailwood (tredicesimo) il distacco era di poco più di un secondo. Lauda, al termine delle prove, affermò che tutti i primi otto avevano ottime chance per conquistare la vittoria. Nel corso delle prove Peterson uscì di pista, senza conseguenze fisiche per il pilota.[4]

Nella sessione di qualifica[5] si è avuta questa situazione:

Pos No Pilota Costruttore Squadra Griglia
1 11 Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni Italia (bandiera) Ferrari 1'09"82 1
2 3 Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 1'10"86 2
3 12 Austria (bandiera) Niki Lauda Italia (bandiera) Ferrari 1'11"04 3
4 5 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'11"07 4
5 1 Svezia (bandiera) Ronnie Peterson Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1'11"21 5
6 20 Italia (bandiera) Arturo Merzario Italia (bandiera) Iso Marlboro-Ford Cosworth 1'11"29 6
7 14 Francia (bandiera) Jean-Pierre Beltoise Regno Unito (bandiera) BRM 1'11"39 7
8 18 Brasile (bandiera) Carlos Pace Regno Unito (bandiera) Surtees-Ford Cosworth 1'11"46 8
9 24 Regno Unito (bandiera) James Hunt Regno Unito (bandiera) Hesketh-Ford Cosworth 1'11"53 9
10 9 Germania (bandiera) Hans-Joachim Stuck Regno Unito (bandiera) March-Ford Cosworth 1'11"57 10
11 4 Francia (bandiera) Patrick Depailler Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 1'11"60 11
12 6 Nuova Zelanda (bandiera) Denny Hulme Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'11"61 12
13 33 Regno Unito (bandiera) Mike Hailwood Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'11"98 13
14 22 Australia (bandiera) Vern Schuppan Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford Cosworth 1'12"02 14
15 15 Francia (bandiera) Henri Pescarolo Regno Unito (bandiera) BRM 1'12"33 15
16 2 Belgio (bandiera) Jacky Ickx Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1'12"42 16
17 17 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Stati Uniti (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 1'12"53 17
18 16 Regno Unito (bandiera) Brian Redman Stati Uniti (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 1'12"73 18
19 28 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 1'12"76 19
20 42 Regno Unito (bandiera) Tom Pryce Regno Unito (bandiera) Token-Ford Cosworth 1'12"85 20
21 27 Regno Unito (bandiera) Guy Edwards Regno Unito (bandiera) Lola-Ford Cosworth 1'13"33 21
22 8 Liechtenstein (bandiera) Rikky von Opel Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 1'13"34 22
23 41 Australia (bandiera) Tim Schenken Regno Unito (bandiera) Trojan-Ford Cosworth 1'13"36 23
24 7 Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 1'13"47 24
25 37 Francia (bandiera) François Migault Regno Unito (bandiera) BRM 1'13"49 25
26 19 Germania (bandiera) Jochen Mass Regno Unito (bandiera) Surtees-Ford Cosworth 1'13"81 26
27 34 Belgio (bandiera) Teddy Pilette Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 1'14"05 27
28 43 Francia (bandiera) Gérard Larrousse Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 1'14"22 28
29 26 Regno Unito (bandiera) Graham Hill Regno Unito (bandiera) Lola-Ford Cosworth 1'14"30 29
30 21 Paesi Bassi (bandiera) Gijs Van Lennep Italia (bandiera) Iso Marlboro-Ford Cosworth 1'15"60 30
31 10 Italia (bandiera) Vittorio Brambilla Regno Unito (bandiera) March-Ford Cosworth 1'23"81 31
NQ 44 Finlandia (bandiera) Leo Kinnunen Regno Unito (bandiera) Surtees-Ford Cosworth 1'28"77 NQ

Clay Regazzoni, Jody Scheckter e Emerson Fittipaldi furono protagonisti di un buon avvio. Alla prima curva Regazzoni e Scheckter arrivarono appaiati alla prima curva, con il ticinese che mantenne il comando della gara. Scheckter venne insidiato, con successo, sia da Emerson Fittipaldi che da Niki Lauda. Il brasiliano ebbe la meglio sul pilota della Tyrrell, che si difese dall'austriaco. Nel corso del primo giro Lauda venne passato anche da Ronnie Peterson. Seguivano poi James Hunt, Carlos Pace, Jean-Pierre Beltoise e Patrick Depailler.

Lauda, già al terzo giro, riprese la posizione a Peterson, mentre all'ottavo passò anche Scheckter, per il terzo posto. La gara rimase congelata, almeno nelle prime posizioni, per diversi giri, mentre era più intesa la lotta per le posizioni di rincalzo. Al dodicesimo giro Henri Pescarolo fu colpito da Guy Edwards, e fu costretto a una sosta per riparare la sua monoposto, senza però poter rientrare in gara. Carlos Reutemann, molto staccato, si fermò per dei problemi di vibrazione, e dopo un paio di giri, riprese il gran premio. Due giri di fermò anche Pace, per sostituire uno pneumatico danneggiato da una foratura.

Al giro 30, Lauda, ostacolato da un doppiaggio, dovette cedere la terza piazza nuovamente a Jody Scheckter. Il pilota della Ferrari ripasso quello della Tyrrell al giro 38. Nello stesso giro Peterson, che era alle spalle proprio della coppia Scheckter-Lauda, dovette rientrare ai box per problemi di vibrazione della sua Lotus. Al trentanovesimo giro Clay Regazzoni, primo, effettuò un'escursione di pista nel corso di un doppiaggio di Gérard Larrousse. Pur in grado di riprendere la pista, l'elvetico venne passato sia da Fittipaldi che da Lauda. Al termine della gara Regazzoni si lamentò per il comportamento di Larrousse.[6] Anche la scelta di far partire ben 31 piloti su una pista molto corta venne criticata, per l'elevato numero di doppiaggi che imponeva ai piloti di testa.

Al quarantaseiesimo giro James Hunt subì la rottura di una sospensione posteriore: la sua Hesketh perse la ruota, partì in testacoda e l'inglese dovette abbandonare. Nello stesso passaggio Mike Hailwood passò Patrick Depailler, e si trovò quinto. Hailwood, il giro seguente, commise un errore di guida, cedendo nuovamente a Depailler.

Fittipaldi comandava il gran premio, con un secondo di vantaggio su Lauda. Seguivano poi Clay Regazzoni, Jody Scheckter, Patrick Depailler, Jean-Pierre Beltoise e Denny Hulme. La gara di Depailler terminò al cinquantaquattresimo giro. Gli pneumatici risultavano molto deteriorati e vi era un problema all'impianto frenante. Al giro 60 vi fu anche il ritiro definitivo per Peterson, ormai lontano dalla zona dei punti. Cinque giri anche Reutemann abbandonò la gara.

Al giro 66 Mike Hailwood passò Hulme, posizionandosi sesto. Il neozelandese, poco dopo, cedette anche a Jarier. Al sessantanovesimo giro Hailwood ebbe la meglio anche su Beltoise, passato poco dopo, anche lui da Jean-Pierre Jarier.

Scheckter, in attacco su Regazzoni, colpì la vettura di Tom Pryce, mandandola in testacoda. Il sudafricano poté continuare, mentre il gallese fu costretto al ritiro. Al settantanovesimo giro Jarier, che era senza benzina a causa di un problema al sistema di alimentazione, fu costretto ad effettuare un rabbocco di carburante, cosa che lo allontanò dalla zona dei punti. Al giro 81 esplose, sul rettilineo d'arrivo, il motore di Brian Redman.

Anche Mike Hailwood si ritrovò, nei giri finali, a corto di carburante e, dovendo rallentare il ritmo, si fece passare da Beltoise e Hulme. Nell'ultimo giro Lauda attaccò Fittipaldi, proprio sul traguardo, ma senza successo. La vettura di Lauda aveva perso i pesi di bilanciamento delle ruote anteriori, cosa che provocava forti vibrazioni.

Regazzoni si trovò senza benzina, concluse la gara, ma alle spalle di Scheckter. Completarono la zona dei punti Jean-Pierre Beltoise e Denny Hulme. Per Emerson Fittipaldi fu l'undicesima vittoria iridata, mentre Jody Scheckter colse il suo primo arrivo a podio. Fu il primo pilota sudafricano a cogliere questo risultato, dal secondo posto di Tony Maggs nel Gran Premio di Francia 1963.[7] Fu anche la settantesima vittoria per una vettura motorizzata dalla Ford Cosworth.[1][8]

I risultati del gran premio[9] sono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 5 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 85 1h44'20"57 4 9
2 12 Austria (bandiera) Niki Lauda Italia (bandiera) Ferrari 85 + 0"35 3 6
3 3 Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 85 + 45"61 2 4
4 11 Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni Italia (bandiera) Ferrari 85 + 52"02 1 3
5 14 Francia (bandiera) Jean-Pierre Beltoise Regno Unito (bandiera) BRM 85 + 1'08"05 7 2
6 6 Nuova Zelanda (bandiera) Denny Hulme Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 85 + 1'10"54 12 1
7 33 Regno Unito (bandiera) Mike Hailwood Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 84 + 1 giro 13  
8 26 Regno Unito (bandiera) Graham Hill Regno Unito (bandiera) Lola-Ford Cosworth 83 + 2 giri 29  
9 10 Italia (bandiera) Vittorio Brambilla Regno Unito (bandiera) March-Ford Cosworth 83 + 2 giri 31  
10 41 Australia (bandiera) Tim Schenken Regno Unito (bandiera) Trojan-Ford Cosworth 83 + 2 giri 23  
11 28 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 83 + 2 giri 19  
12 27 Regno Unito (bandiera) Guy Edwards Regno Unito (bandiera) Lola-Ford Cosworth 82 + 3 giri 21  
13 17 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Stati Uniti (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 82 + 3 giri 17  
14 21 Paesi Bassi (bandiera) Gijs Van Lennep Italia (bandiera) Iso Marlboro-Ford Cosworth 82 + 3 giri 30  
15 22 Australia (bandiera) Vern Schuppan Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford Cosworth 82 + 3 giri 14  
16 37 Francia (bandiera) François Migault Regno Unito (bandiera) BRM 82 + 3 giri 25  
17 34 Belgio (bandiera) Teddy Pilette Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 81 +4 giri 27  
18 16 Regno Unito (bandiera) Brian Redman Stati Uniti (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 80 Motore[10] 18  
Rit 2 Belgio (bandiera) Jacky Ickx Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 72 Surriscaldamento 16  
Rit 42 Regno Unito (bandiera) Tom Pryce Regno Unito (bandiera) Token-Ford Cosworth 66 Collisione 20  
Rit 7 Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 62 Motore 24  
Rit 1 Svezia (bandiera) Ronnie Peterson Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 56 Perdita d'olio 5  
Rit 4 Francia (bandiera) Patrick Depailler Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 53 Freni 11  
Rit 19 Germania (bandiera) Jochen Mass Regno Unito (bandiera) Surtees-Ford Cosworth 53 Sospensione 26  
Rit 43 Francia (bandiera) Gérard Larrousse Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 53 Gomma 28  
Rit 18 Brasile (bandiera) Carlos Pace Regno Unito (bandiera) Surtees-Ford Cosworth 50 Tenuta di strada 8  
Rit 8 Liechtenstein (bandiera) Rikky von Opel Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 49 Motore 22  
Rit 24 Regno Unito (bandiera) James Hunt Regno Unito (bandiera) Hesketh-Ford Cosworth 45 Incidente 9  
Rit 20 Italia (bandiera) Arturo Merzario Italia (bandiera) Iso Marlboro-Ford Cosworth 29 Trasmissione 6  
Rit 15 Francia (bandiera) Henri Pescarolo Regno Unito (bandiera) BRM 12 Collisione 15  
Rit 9 Germania (bandiera) Hans-Joachim Stuck Regno Unito (bandiera) March-Ford Cosworth 6 Frizione 10  
NQ 44 Finlandia (bandiera) Leo Kinnunen Regno Unito (bandiera) Surtees-Ford Cosworth
NA 29 Nuova Zelanda (bandiera) John Nicholson Regno Unito (bandiera) Lyncar-Ford Cosworth
NA 30 Nuova Zelanda (bandiera) Chris Amon Regno Unito (bandiera) Amon-Ford Cosworth Vettura indisponibile
WD 25 Svizzera (bandiera) Silvio Moser Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth Infortunato

Piloti

Costruttori

Motori

Giri al comando

  1. ^ a b c (FR) 5. Belgique 1974, su statsf1.com. URL consultato il 12 aprile 2019.
  2. ^ (FR) Tim SCHENKEN-Engangement, su statsf1.com. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  3. ^ Michele Fenu, Lauda risulta il migliore Regazzoni testa-coda, in La Stampa, 11 maggio 1974, p. 19. URL consultato il 16 aprile 2019.
  4. ^ Michele Fenu, "Regalato" a Regazzoni il miglior tempo in prova, in La Stampa, 12 maggio 1974, p. 19. URL consultato il 19 aprile 2019.
  5. ^ Sessione di qualifica, su statsf1.com.
  6. ^ Michele Fenu, La rabbia di Clay (PDF), in Stampa Sera, 13 maggio 1974, p. 15. URL consultato il 19 aprile 2019.
  7. ^ (FR) Afrique du Sud-Podiums, su statsf1.com. URL consultato il 17 aprile 2019.
  8. ^ Michele Fenu, Fittipaldi d'un soffio su Lauda (PDF), in Stampa Sera, 13 maggio 1974, p. 15. URL consultato il 19 aprile 2019.
  9. ^ Risultati del gran premio, su statsf1.com.
  10. ^ Brian Redman, pur se ritirato, è classificato, avendo coperto il 90% della distanza.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1974
 

Edizione precedente:
1973
Gran Premio del Belgio Edizione successiva:
1975
  Portale Formula 1: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Formula 1